Dazi da Trump ad Atene: il filo invisibile del protezionismo nella storia
- Tor Myhren
- 5 giorni fa
- Tempo di lettura: 4 min
Con l’annuncio, nel 2024, della sua intenzione di reintrodurre una serie di dazi generalizzati del 10% su tutte le importazioni e tariffe speciali del 60% sulla Cina, il Presidente Donald Trump ha riportato al centro del dibattito globale una vecchia parola con un peso sempre attuale: protezionismo.
La logica che guida questi provvedimenti è semplice e potente: proteggere l’economia interna, scoraggiare la concorrenza straniera, riportare posti di lavoro negli Stati Uniti. Ma non è una novità. I dazi — cioè le tasse applicate a merci importate o esportate — esistono da millenni, e già nelle poleis dell’Antica Grecia, soprattutto ad Atene, venivano utilizzati con finalità non troppo dissimili: controllare i flussi commerciali, sostenere le casse dello Stato, difendere gli interessi locali.
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