Neosellen a Sentieri Tolkieniani 2025, la forza della divulgazione tra Tolkien e Grecia antica
- Pietro Marinangeli
- 16 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Nel corso della conferenza tenutasi al Castello di Macello durante Sentieri Tolkieniani 2025, uno degli interventi più apprezzati dal pubblico è stato quello di Armando Di Bucchianico, fondatore e direttore editoriale di Neosellen.com, che ha raccontato la genesi, l’evoluzione e la visione di un progetto culturale oggi al centro del dialogo tra classico e contemporaneo.
Neosellen, in pochi mesi, è passato da blog scolastico a piattaforma culturale internazionale, riuscendo a far dialogare due mondi apparentemente lontani: la mitologia greca antica e la cultura nerd. A unirli, un ponte solido: J.R.R. Tolkien.
Nascita di un’idea
“Neosellen è nato nel 2023 quasi per caso, con l’idea di raccontare il mondo classico in modo accessibile, giovane e non accademico”
ha spiegato Di Bucchianico al pubblico.
“In un’epoca in cui si dice che la cultura umanistica non interessi più a nessuno, abbiamo scoperto invece che c’era un pubblico affamato, curioso, intergenerazionale.”
Il nome stesso — Neosellen — è una sintesi: neo come nuovo, ellen come Grecia. Un nuovo ellenismo che non ripudia il passato, ma lo rilegge alla luce del presente. E Tolkien, con la sua cultura classica e il suo spirito filologico, è diventato da subito il punto di contatto ideale.
Una partnership naturale: Neosellen e Sentieri
La collaborazione tra Neosellen e l’associazione culturale Sentieri Tolkieniani nasce circa un anno e mezzo fa, su impulso di Pierluigi Cuccitto, divulgatore tolkieniano e moderatore della conferenza. Da subito si è delineata una sinergia culturale potente, culminata oggi nella realizzazione della terza conferenza TAGE – Tolkien and Ancient Greek Encounters, all’interno di Sentieri Tolkieniani 2025.
Neosellen è media-partner ufficiale dell’evento, ma è anche motore attivo di contenuti, rubriche, interviste, dossier e articoli. E come ha raccontato Di Bucchianico, la piattaforma ha dedicato, nei soli primi due giorni di festival, oltre 30 articoli, 15 interviste, una sezione speciale e migliaia di visualizzazioni in tempo reale.
Due rubriche, una visione
Uno dei momenti più intensi dell’intervento è stato il racconto delle due rubriche curate da Pierluigi Cuccitto per Neosellen. La prima, uscita nel 2024, era dedicata alle affinità tra Tolkien e gli autori greci, da Omero a Esiodo. La seconda, online da poche settimane, si concentra invece sulla vita di Tolkien in relazione al mondo classico, analizzando temi, riferimenti e scelte stilistiche.
“I testi di Pierluigi sono un raro esempio di divulgazione vera,”
ha detto Di Bucchianico.
“Scrive con profondità e leggerezza, senza mai banalizzare. Rende accessibili contenuti anche molto complessi. E soprattutto, apre strade, non le chiude.”
Queste rubriche hanno attirato lettori da tutto il mondo: Austria, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Grecia, con un’attenzione costante da parte del pubblico italiano, che costituisce circa il 65% delle letture. Un successo che testimonia una verità importante: la classicità, se raccontata bene, è ancora viva.
Il classico non è finito
Durante il dialogo, Cuccitto ha sottolineato una frase emblematica:
“Il mondo classico non è qualcosa da incasellare. Tolkien non va forzato in categorie. Ma ciò che ha letto, ciò che ha vissuto, lo ha trasformato e riutilizzato, come fanno tutti i grandi autori.”
Di Bucchianico ha rilanciato con una sua visione personale, forte e appassionata:
“Io credo che nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Anche nella letteratura. Tolkien ha preso lingue, miti, etimologie, e le ha fuse. Non si tratta di dire se sia più nordico o più greco. Si tratta di capire come ha pensato. E per farlo, l’etimologia è uno strumento chiave.”
Il lavoro dell’etimologo, ha spiegato, è cercare la radice più profonda delle parole. E Tolkien, da linguista raffinato, ha sempre operato in questo senso: andare alla radice, capire cosa c’è dentro i nomi, i suoni, le storie.
Un progetto pedagogico
Neosellen è anche un progetto educativo. Nato tra i licei classici, ha cercato fin da subito di avvicinare i giovani alla cultura antica attraverso i linguaggi del presente: il fantasy, i videogiochi, la narrazione seriale. Ma senza mai scadere nella superficialità.
Oggi, come ha sottolineato Cuccitto, la sfida è più che mai viva:
“Le nuove generazioni vogliono contenuti profondi. Basta proporli con rispetto, passione e rigore. Il mondo classico non è un elenco di date. È un laboratorio di futuro.”
Una comunità che cresce
Il successo di Neosellen è anche quello di una comunità. Non solo lettori, ma anche insegnanti, studenti, ricercatori, autori, appassionati. Persone che vogliono leggere, discutere, condividere. Una comunità che trova in eventi come Sentieri Tolkieniani uno spazio fisico e simbolico per ritrovarsi.
E, come ha ricordato Di Bucchianico:
“A Sentieri ci si sente parte di qualcosa di più grande. È come una famiglia. Ecco perché siamo orgogliosi di essere qui, e di costruire questa visione insieme.”