Report AGE 2025
- Giuseppe Di Bucchianico
- 11 apr
- Tempo di lettura: 4 min
Cosa può insegnarci oggi il mondo greco? È possibile che un’eredità millenaria continui a nutrire creatività, tecnologia, linguaggio e innovazione sociale? A queste domande ha risposto AGE 2025, la seconda edizione dell’evento ideato e organizzato da Neosellen, il network culturale che conta oggi oltre 3 milioni di membri e 14 milioni di visitatori in tutto il mondo. Una riflessione a più voci sull’attualità del pensiero greco, articolata in due momenti distinti — Gallery e Conference — che si sono tenuti a Chieti dall’8 al 10 aprile, in presenza e online.
AGE 2025 è stato parte integrante del progetto regionale “La Città delle Muse”, ma si è distinto per un’impronta specificamente internazionale, capace di connettere il mondo classico ai linguaggi della contemporaneità. Con un mix di arte visiva, design sociale e divulgazione, AGE 2025 ha coinvolto figure di primo piano del panorama culturale e creativo europeo.
La Gallery: il mito greco reinterpretato dai maestri del segno
La prima sezione dell’evento, la Gallery, si è svolta il 7 e 8 aprile nell’atrio del Palazzo della Provincia di Chieti, con un vernissage inaugurale il pomeriggio del 7 aprile nella Sala Consiliare. Il cuore dell’esposizione? Una straordinaria selezione di opere che rilegge in chiave pop, ironica e politica i temi dell’immaginario greco.
Tra gli artisti esposti spicca Gerald Scarfe, storico illustratore della Disney e autore della concept art per il film d’animazione “Hercules” (1997), le cui linee espressive e dinamiche hanno dato forma a personaggi come Ade ed Ercole. Le sue tavole originali, esposte per la prima volta in Abruzzo, hanno mostrato come la mitologia classica possa ancora parlare con il linguaggio del cartoon.
Accanto a Scarfe, anche cinque opere inedite di Banksy, pensate appositamente per l’evento, hanno sorpreso il pubblico con riferimenti al mondo greco reinterpretati attraverso la sua inconfondibile cifra satirica: Eracle con uno smartphone, Atena in tuta antisommossa, Pericle in versione street artist.
Infine, non poteva mancare un tocco tutto italiano: Sio, Dovadola e Toninelli, disegnatori della casa editrice Gigaciao, hanno presentato alcune tavole umoristiche ispirate all’epica, alla filosofia e al teatro greco, con una sensibilità fresca e un’ironia tutta contemporanea.
La Conference: pensare il presente con le lenti del mondo greco
L’8 aprile si è svolta la AGE 2025 Conference, il momento più denso e riflessivo dell’intero evento. Ospitata nella Sala Consiliare della Provincia di Chieti, la conferenza ha riunito quattro relatori d’eccezione, provenienti da ambiti diversi ma uniti dall’idea che il mondo classico possa essere un motore di cambiamento e consapevolezza.
Ad aprire il pomeriggio è stato Rama Gheerawo, direttore dell’Helen Hamlyn Centre for Design (Royal College of Art di Londra), uno dei massimi esperti mondiali di design inclusivo. Gheerawo ha mostrato come i principi dell’estetica greca — equilibrio, armonia, proporzione — possano ancora guidare il design sociale e accessibile del XXI secolo.
È seguito Pete Kercher, ambassador europeo del network Design for All, che ha tracciato un filo diretto tra democrazia ateniese e progettazione partecipata, sottolineando come la cittadinanza attiva e la co-creazione siano elementi di un’“etica del progetto” che affonda le radici nel pensiero classico.
Raffaella Massacesi, docente di semiotica e comunicazione visiva, ha invece esplorato l’evoluzione dei simboli greci nella cultura pop, dal cinema alla pubblicità. I suoi esempi — da Matrix alla Nike — hanno dimostrato quanto l’immaginario greco sia ancora vivo nei linguaggi visivi contemporanei.
A chiudere, Vincenzo Maselli, motion designer, ha offerto una riflessione sull’attualità dello stop motion e dell'animazione, presentando progetti in cui la narrazione del patrimonio antico diventa strumento di educazione civica e partecipazione.
L’intera Conference è stata trasmessa in streaming su Neosellen.com, dove ha continuato anche nei giorni successivi, 9 e 10 aprile, con contenuti extra, panel tematici e interviste. Un formato ibrido, inclusivo, capace di superare i confini geografici e portare l’eco del pensiero greco ovunque ci fosse connessione.
Una nuova classicità per un nuovo pubblico
AGE 2025 ha avuto il merito di tradurre la classicità in esperienze vive, accessibili e stimolanti. Nessuna nostalgia polverosa, nessun rimpianto accademico: l’obiettivo è stato quello di riscoprire il mondo greco non come reliquia, ma come fonte attiva di pensiero, capace di orientare le scelte individuali e collettive in un’epoca di trasformazione.
In questa direzione, le attività di AGE 2025 si sono inserite pienamente nell’obiettivo più ampio del progetto che lo ha ospitato: dimostrare come la ricerca, quando sostenuta e comunicata, possa avere un impatto diretto sulla vita dei cittadini, sui territori e sull’immaginario comune. Un messaggio in perfetta sintonia con la visione di Neosellen: coniugare cultura, innovazione e accessibilità.
Come ha affermato il professor Carmine Catenacci, Prorettore vicario dell’Università “Gabriele d’Annunzio”:
“L’evento AGE 2025 evidenzia come la cultura greca continui a pervadere la società contemporanea e come, attraverso lo studio del passato, sia possibile comprendere meglio il presente e affrontare il futuro in modo più responsabile e creativo.”
Un’eredità che non appartiene solo al passato, ma che parla — forte e chiaro — al futuro.