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  • Immagine del redattoreArmando Di Bucchianico

STAR WARS e OMERO: il VIAGGIO dell'EROE

Oggi, 4 maggio, è in tutto il mondo lo Star Wars Day, giornata dedicata alla saga sci-fi da molti ritenuta tra le più innovative al mondo. Ma davvero quest’ultima merita di essere considerata tale?


Tra le caratteristiche più innovative portate da George Lucas sul grande schermo nel 1977, troviamo l’adattamento su pellicola del viaggio dell’eroe: una tecnica narrativa oggi molto diffusa in contesti cinematografici e teatrali. Ma in cosa consiste? E da dove proviene questa tecnica?


Il Viaggio dell'Eroe

Il viaggio dell’eroe è una struttura narrativa molto utilizzata nell’ambito della scrittura creativa, teorizzata nel saggio “Il viaggio dell’eroe” di Christopher Vogler.

Si tratta di un modello rintracciabile principalmente nel cinema di origine statunitense, che, una volta compreso, consente facilmente di individuarne gli elementi principali in gran parte delle narrazioni più apprezzate e conosciute, a partire dai racconti mitologici, passando per Shakespeare fino a giungere alle saghe dei fumetti contemporanei.

Vogler stesso nel suo libro consiglia la lettura di “L’eroe dai mille volti” di Joseph Campbell, grande studioso dei miti, testo al quale si è largamente ispirato nel delineare le sue teorie. Campbell infatti, grazie ai suoi studi approfonditi, ha potuto notare che nei miti fondativi di culture lontane e diverse fra loro si potevano rintracciare le stesse strutture narrative, probabilmente la fonte del loro carattere di universalità.


Il Viaggio di Luke Skywalker

È possibile suddividere il viaggio dell’eroe della saga di Guerre Stellari in una struttura articolata in 12 fasi:

  • Il mondo ordinario

  • La chiamata all’avventura

  • Il rifiuto della chiamata

  • L’incontro con il mentore

  • Il superamento della prima soglia

  • Le prove, gli alleati, i nemici

  • L’avvicinamento alla caverna più profonda

  • La prova centrale

  • La ricompensa

  • La via del ritorno

  • La resurrezione

  • Il ritorno con l’elisir

Se si esegue un’attenta analisi della trama del primo film del franchise firmato George Lucas, s’intuisce subito il palese utilizzo di questa tecnica narrativa.

Ma chi è stato il primo a sviluppare ed utilizzare la struttura precedentemente riportata?


Il Nostos di Odisseo

Sebbene sia possibile ritrovare un rudimentale viaggio dell’eroe nel primo poema epico della storia, ovvero nell’opera sumerica con protagonista Gilgamesh, la sequenza consolidata arrivata a noi oggi ha avuto il suo primo utilizzo nei cicli omerici. Tra tutti spicca l’Odissea, nella quale è possibile rinvenire palesi transizioni tra le principali fasi della suddetta struttura:

Viene introdotta la figura del mentore (rappresentato dalla Dea Atena); viene fortificato il ruolo della prova centrale.


Oggi, giornata dedicata alla saga di Star Wars, indirettamente ci avviciniamo anche ad un passato lontano lontano, ma che è molto più presente di quanto possiamo immaginare.

Che la forza sia con voi!

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