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Warner Bros Television rilancia il mito: in arrivo la serie TV ispirata a 300 di Frank Miller

A quasi vent’anni dall’uscita del film che ha ridefinito l’estetica del peplum moderno, 300 torna sotto i riflettori. Ma questa volta, non si tratta di un sequel cinematografico. Warner Bros Television ha ufficialmente avviato la produzione di una serie TV ispirata all’opera originale di Frank Miller, con l’obiettivo di portare in streaming – in una forma seriale – tutta la potenza visiva e narrativa di uno dei fumetti più iconici degli anni ’90.



Il ritorno di un mito visivo

300, pubblicato nel 1998, è una rilettura iper-stilizzata della battaglia delle Termopili, dove il re spartano Leonida e i suoi 300 guerrieri affrontano l’immenso esercito persiano di Serse. Con la sua estetica tagliente, le tavole cariche di pathos e una narrazione essenziale ma epica, il fumetto di Miller divenne rapidamente un cult. Il film diretto da Zack Snyder nel 2006 – tratto direttamente dalle tavole del fumetto – ne moltiplicò la fama, grazie all’uso pionieristico del green screen e a uno stile visivo che influenzò il cinema d’azione per anni.

Ma la nuova serie televisiva punta oltre il semplice “rifacimento”.



Oltre il film: una nuova visione seriale

Secondo quanto rivelato da fonti interne alla Warner Bros, la serie non sarà un remake del film del 2006, ma una rielaborazione espansa dell’universo narrativo del fumetto originale, con nuovi personaggi, sottotrame e una struttura più stratificata. Lo spirito dell’opera di Miller verrà rispettato – anche perché Frank Miller stesso è coinvolto come consulente creativo – ma la serialità permetterà di esplorare aspetti solo accennati nel film: la politica spartana, la cultura persiana, la mitologia, il ruolo delle donne, le rivalità tra le polis greche.

La regia del pilot è stata affidata a Steven S. DeKnight, già creatore di Spartacus per Starz e showrunner della prima stagione di Daredevil su Netflix. Una scelta che promette azione cruda, narrazione adulta e una forte componente visiva. Come dichiara Steven S. DeKnight in un'intervista a Variety:

“Non vogliamo semplicemente ricreare quello che Zack Snyder ha fatto al cinema. Quella è una pietra miliare. La nostra sfida è raccontare perché quei 300 uomini hanno combattuto, cosa significava essere spartano, e cosa è successo prima e dopo quel sacrificio.”


Un’estetica rinnovata ma fedele

Lo stile visivo sarà uno degli elementi più attesi. Il film di Snyder era noto per la palette seppia, i contrasti esasperati, i rallenty e l’uso massiccio di CGI. La serie punta invece su un approccio ibrido, combinando riprese su set reali con VFX di ultima generazione, mantenendo però la cifra “fumettistica” del materiale originale. Le prime concept art trapelate mostrano scenografie monumentali, cieli tempestosi, costumi fedeli all’iconografia milleriana, ma con un tocco più crudo e realistico.



Produzione e cast

La produzione è affidata a Warner Bros Television e Legendary Entertainment, in collaborazione con Miller World, la casa di produzione fondata dallo stesso Frank Miller. Le riprese inizieranno nella seconda metà del 2025 in Bulgaria e Marocco, location già usate in passato per film storici grazie ai loro paesaggi naturali e infrastrutture cinematografiche consolidate.

Ancora top secret il cast, ma alcune voci di corridoio parlano di nomi noti della TV britannica per i ruoli chiave, e di un attore di Hollywood già protagonista in una saga fantasy per interpretare Leonida. In ogni caso, il casting punterà a una rappresentazione più ampia e moderna, senza perdere di vista l’aspetto marziale e fisico dei personaggi.



Il momento giusto per tornare alle Termopili

La scelta di tornare all’universo di 300 non è casuale. In un panorama dominato dai reboot e dagli universi narrativi espansi, riscoprire il mito spartano in forma seriale appare quasi inevitabile. Ma c’è di più. In tempi di crisi globali, instabilità politica e interrogativi identitari, il racconto del sacrificio di pochi per il bene di molti ritrova una potente risonanza simbolica.

La serie potrebbe anche offrire un’occasione per problematizzare alcune letture passate, spesso accusate di eccesso di retorica militarista o maschilista. La serialità permette sfumature: raccontare anche il lato oscuro di Sparta, la schiavitù, l’addestramento dei bambini, i rapporti interni alla polis. In altre parole: costruire un’epica più consapevole, senza perdere l’energia primordiale dell’originale.



Il peso di un’eredità

Il franchise di 300 è uno dei pochi ad avere lasciato un segno tanto profondo in così poco tempo. Due film, un solo fumetto originale, eppure un impatto duraturo nella cultura pop: dalle citazioni virali (“This is Sparta!”) ai meme, fino alla rinascita dell’estetica da “graphic novel cinematografica”. Riportare in vita questo mondo richiede coraggio, ma anche rispetto per un’eredità visiva e narrativa molto precisa.

Se il progetto avrà successo – e se saprà unire innovazione visiva, profondità narrativa e fedeltà mitologica – potremmo assistere non solo al ritorno di 300, ma alla nascita di un nuovo standard per le serie storiche e d’azione. Un’occasione per ridefinire l’epica del piccolo schermo, proprio nel momento in cui il pubblico cerca storie più grandi di sé.



La nuova serie TV di 300, prodotta da Warner Bros Television, non sarà solo un omaggio al passato, ma una riscrittura moderna di uno dei miti più potenti del nostro immaginario. Un progetto che promette di essere spettacolare, ambizioso e potenzialmente rivoluzionario. In attesa di vedere il primo teaser, possiamo già dirlo: la guerra delle Termopili non è ancora finita. Sta solo per cominciare di nuovo.

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di Armando Di Bucchianico.

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